I Dead Cat in a Bag sono un gruppo italiano sui generis che compone colonne sonore per balere deserte , circhi in rovina e saloon abbandonati. “Late for a song” è il loro secondo disco.

La band è composta da teatranti, registi, attori, e ciò risulta evidente dal modo di comporre questo rock miserabile che attinge a pine mani dal repertorio di Nick Cave quanto a quello di Tom Waits, Leonard Cohen , ma anche da Calexico, Giant Sand, Howe Gelb, e addirittura Gallon Drunk (a proposito, non li conoscete eh?) e Pogues, e addirittura i Nine Inch Nails …

Questo folk che spazia dagli Stati Uniti ai Balcani, dal Messico all’Italia possiede una spiccata qualità cinematografica che fa immediatamente pensare al più grande musicista di colonne sonore, il maestro Ennio Morricone.

Come lui si cerca di creare prima di tutto uno stato d’animo che descriva il paesaggio della storia e ne definisca l’orizzonte.

Gran disco ragazzi.

Per il resto rimando all’ottima e lusinghiera recensione della Viceversarecords.com a cui non mi sento di aggiungere altro.

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