Continuano i problemi legali per Lil Wayne, già coinvolto in una causa multimilionaria contro la sua etichetta discografica Cash Money Records.

Ora il musicista hip-hop è stato accusato di minacce dall’ex autista del suo tour bus Mark Jones, che nel 2014 lo aveva scarrozzato in giro per gli Stati Uniti tra un concerto e l’altro.

A quanto pare durante un alterco avvenuto all’epoca Wayne avrebbe minacciato l’uomo di 'picchiarlo con il calcio di una pistola e finire il lavoro uccidendolo'. Ad aggravare la situazione sono inoltre le ragioni del litigio piuttosto futili: pare infatti che il rapper abbia perso la ragione per il semplice fatto che Jones si era fermato ad una stazione di servizio per fare benzina, causando secondo il divo un inaccettabile ritardo nella tabella di marcia.

'Wayne si è adirato e ha iniziato ad imprecare, al punto che l’autista si è spaventato e ha continuato a guidare senza più fare benzina', scrive in proposito TMZ.

'Ha ripreso subito l’autostrada dopo che Wayne si è presentato davanti a lui con una pistola in mano, brandendogliela contro'.

Nel frattempo, non sembrano esserci significativi sviluppi nel caso che vede il cantante contrapposto alla casa discografica di Birdman.

'Abbiamo dato tempo a Cash Money per rispondere alle accuse', aveva detto poco tempo fa il suo legale Ron Sweeney a Rolling Stone.

'Abbiamo spostato la causa dal tribunale di New York a quello di New Orleans, e attendiamo di vedere come si evolve la questione'.

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