IN ATTESA DELL'ALBUM D'ESORDIO VULTURES, IN ARRIVO IL 12 MAGGIO PER ONE LITTLE INDIAN RECORDS CON DISTRIBUZIONE AUDIOGLOBE, L'ATOMICO DUO INGLESE FORMATO DA THOM EDWARD (voce e chitarra) ED ASH WEAVER (batteria) ANNUNCIA UNO SPLIT 10' SINGLE CON LA BAND BRITANNICA BABY GODZILLA, IN USCITA ESCLUSIVA IN EDIZIONE LIMITATA PER IL RECORD STORE DAY IN PROGRAMMA IL 18 APRILE 2015

LO SPLIT 10' SINGLE CONTERRA' IL BRANO WE DON'T LIKE YOU ESTRATTO DAL DISCO DI DEBUTTO VULTURES, PRESENTATO IN ANTEPRIMA LIVE CON UN TOUR EUROPEO PASSATO ANCHE DAL CELEBRE EUROSONIC FESTIVAL ED IN ITALIA A GENNAIO

PARAGONATI AI ROYAL BLOOD PER LA POTENZA DEL SOUND, CON VULTURES GOD DAMN PUBBLICANO UN ALBUM ENERGICO ED IMMEDIATO, CHE MESCOLA METAL, POST-PUNK ED UN GRUNGE VISCERALE ISPIRATO AI PRIMI NIRVANA

CON I SINGOLI SHOEPRINTS, HORUS E WHEN THE WIND BLOWS HANNO CONQUISTATO LA STAMPA E LE RADIO BRITANNICHE, DIVENTANDO UNA DELLE BAND PIU' ATTESE DEL 2015

Guarda e condividi i video dei singoli di God Damn:

Shoeprints: https://www.youtube.com/watch?v=ytLZBE5JlbA
Horus: https://www.youtube.com/watch?v=DY3qrFgajDU
When The Wind Blows: https://www.youtube.com/watch?v=YLPGjt2Ct5w


La stampa internazionale su God Damn:
NME – “Pure vitriolic brilliance”
The Telegraph – Music to Listen To 2015
This is Fake DIY – Class of 2015
Crack Magazine – “Their barrage of menacing, visceral noise bulldozes its way in and – like an accidental whiff on a permanent marker – pretty much obliterates every brain cell that dares to stand in its way.”
Metal Hammer – “These Midlands marauders have the riffs, the tunes and a near-chewable sense of demented spontaneity. They deserve to be massive”


Il duo di Wolverhampton (West Midlands) God Damn annuncia la pubblicazione di un esclusivo split single in collaborazione con la band di Nottingham Baby Godzilla per il Record Store Day di quest'anno.

In uscita il 18 aprile 2015 per One Little Indian Records e disponibile in vinile 10' grigio in edizione limitata, lo split single contiene il brano di God Damn We Don't Like You, contenuto nell'imminente album d'esordio Vultures, e Greedy Pete di Baby Godzilla, descritto dalla band come “un minuto e mezzo di rabbia sovrapposto ad un minuto e mezzo di distruzione”.
“E' fantastico avere l'opportunità di realizzare un'uscita esclusiva per il Record Store Day insieme ai nostri amici Baby Godzilla!”, afferma il batterista di God Damn Ash Weaver. “Sono una delle band più pazze che abbiamo visto suonare, e hanno dei suoni che si abbinano benissimo con i nostri, questo è sicuro”.

Esplosi come una bomba nella scena rock britannica, God Damn ha passato gli ultimi tre anni a stravolgere il pubblico con l'impetuosità del suo sound. Con il 2015 arriva finalmente l'atteso debutto discografico con l'album Vultures, in uscita il 12 maggio per One Little Indian Records.
Vultures è un esordio stravolgente, un mix da capogiro di chitarre pungenti, linee vocali che disintegrano i polmoni e ritmi che corrono come cavalli selvatici: la musica di God Damn appare brusca e brutale, come suggerisce lo stesso nome della band. Un'imprecazione, un blasfemo affronto verso Colui che sta sopra di noi, un nome da masticare e sputare per terra come un grumo. Eppure, in Vultures c'è molto di più rispetto a questa apparente retorica, al machismo ed alle spacconate: ci sono sfumature e melodie, obiettivi e significati, intenzioni sincere. Vultures racchiude un universo di suoni, dal melodico e beffardo inno Silver Spooned all'oscura psichedelia di We Don't Like You, fino agli inaspettati, palpitanti nove minuti di fangosa epicità lo-fi di Skeleton. Secondo le parole del chitarrista e cantante Thom, “l'album esplora tematiche come egocentrismo, anticapitalismo, smarrimento. Essere arrabbiati e graffianti va bene, ma non puoi farlo sempre altrimenti impazzisci. È importante scrivere canzoni sempre diverse. Siamo una band rumorosa – probabilmente la più rumorosa d'Inghilterra al momento – ma non puoi essere solo forza senza un tocco più leggero, le dinamiche sono importanti”.
God Damn si collocano all'interno scena alternative rock rappresentata da band come The Jesus Lizard, The Pixies ed i primi Nirvana, subendo tuttavia anche l'influenza di artisti decisamente meno scontati, tra cui spiccano Portishead, Tom Waits, The Mars Volta e Neutral Milk Hotel. Dal punto di vista stilistico si ispirano inoltre a figure i cui cognomi da soli già riportano alla mente sonorità epocali: Cash, Hendrix, Page, Bonham, Homme. Grazie ad una prima serie di concerti che li ha portati a condividere il palco con Slaves, Funeral For A Friend, Eagulls, The Wytches, Hawk Eyes, Turbowolf e molti altri, hanno attirato l'attenzione di One Little Indian e cominciato a lavorare sull'album d'esordio Vultures.
La formazione di God Damn li ha portati per natura ad essere paragonati a Slaves e Royal Blood, eppure in realtà è difficile accostarli a qualsiasi altro duo già esistente: non a caso, si sono sempre auto-definiti “una band”. Vultures ne è la prova: un debutto con cui God Damn hanno scelto i colori della propria bandiera, per poi dargli subito fuoco.

Le tracce Horus e Maladie Melodie sono già disponibili in download istantaneo per chi preordina Vultures in CD, vinile o digital download:
iTunes http://smarturl.it/vultures-it
CD / Vinyl http://bit.ly/vultures-oli



Artista: GOD DAMN
Titolo: VULTURES
Etichetta: ONE LITTLE INDIAN / AUDIOGLOBE
Data di uscita: 12/05/2015

Tracklist:
1. Horseley Fields 2. When The Wind Blows 3. Silver Spooned
4. Maladie Melodie 5. Shoeprints 6. By The Wayside
7. We Don't Like You 8. Horus 9. Vultures
10. Deadpan Riot 11. Skeletons 12. The Cut 13. Sullen Fun

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