(Cover) - IT Italian Stars - 'Mostriamoci come siamo', dice Ligabue, il rocker che fuori dal palco gioca a carte in campagna con i vecchi amici.

'Mi ero rotto i c*****ni di tingerli', racconta schiettamente durante l’intervista con Repubblica.

'Per fare questa cosa poi dovevi andare due ore da un parrucchiere, rispondere alle sue domande inquisitorie, ascoltare racconti di cui non mi fregava nulla fino a che un giorno il culmine è stato quando mi sono presentato a casa con i capelli giallastri e mia moglie è quasi svenuta. Da lì ho detto “basta”'.

Oltre che alle tinte, Ligabue ha già da tempo rinunciato ad un’altra sua grande passione, il calcio.

'Saranno dodici, tredici anni che non gioco più. Io ho chiuso in “bruttezza”, lo dico con grande rammarico: diventava sempre più un problema andare a giocare ogni due mesi senza allenamento', ha continuato, ricordando poi l’esperienza negativa con la squadra della nazionale scrittori.

'Una volta sono andato a Torino a presentare un libro e mi chiama Baricco e mi dice: “So che sei qui. Devi venire a giocare con la nazionale scrittori, non hai scuse”. E io con il brutto pregiudizio del caso penso: “Non saranno dei grandi atleti”. E invece è stata la peggior partita della mia vita. Non ho toccato palla. E quelle che ho toccato le ho toccate male. Ecco, lì ho capito che dovevo smettere'.

Per fortuna la star di 'Certe notti' si consola con un altro hobby, che condivide con alcuni amici di vecchissima data.

'Con uno in particolare ci conosciamo da quasi cinquant'anni. Con gli altri due ci siamo conosciuti alle medie. Con loro e con altri del giro abbiamo affittato una casa in campagna con un biliardo e un calciobalilla dove ci troviamo a giocare a carte e facciamo quasi ogni venerdì una cena. In tutto siamo in venticinque e quindi c'è sempre gente con cui far due chiacchiere'.

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