Jovanotti torna a raccontarsi senza filtri e mette al centro il ruolo che la musica ha avuto nella sua crescita personale: 'Mi ha proprio salvato, perché ha dato un ritmo alla mia vita, che non ce l'aveva'.

All'incontro alla Nuvola durante 'Più Libri Più Liberi', l'artista ripercorre le sue origini, ricordando: 'Ero probabilmente il tipico bambino Adhd, quello che non sta fermo da nessuna parte'. La sua irrequietezza, racconta, è diventata energia creativa solo quando ha trovato nella musica una disciplina capace di incanalare il movimento. 'Il mio strumento è il mio corpo', spiega all'Ansa, 'la voce è arrivata perché non avevo altro'.

Nel dialogo con il pubblico emerge anche un'altra passione: la bicicletta. Per Jovanotti rappresenta una fuga controllata, un modo per sfogare la stessa vitalità che lo ha spinto verso la musica: 'È un modo di faticare', racconta, ricordando persino un incontro ravvicinato con un lupo lungo un percorso nei boschi.

Il cantautore intreccia così creatività, movimento e scoperta, mostrando come i suoi linguaggi - musica, viaggio, corpo - siano parti della stessa traiettoria. Una visione che continua a guidare il suo lavoro.

Sul piano professionale, Jovanotti prosegue la produzione di nuovi brani previsti per il 2026, prepara concerti e iniziative live e porta avanti progetti editoriali legati al suo percorso artistico e umano.

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