Alex Britti è al centro di una vicenda giudiziaria che si è chiusa con una condanna.

Il Tribunale di Roma ha inflitto sei mesi di reclusione all’ex compagna del cantautore, per averlo spiato nella sua abitazione tramite un baby monitor dotato di telecamera e connessione Internet.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna — Nicole Pravadelli — nel maggio 2022 avrebbe installato nella casa dell’artista un dispositivo di videoregistrazione capace di trasmettere immagini da remoto. L’obiettivo, secondo l’accusa, sarebbe stato quello di raccogliere materiale utile alla causa civile in corso tra i due sull’affidamento del figlio minore.

Britti si è costituito parte civile, assistito dagli avvocati Gianluca Tognozzi e Alessia Casinelli. Il giudice ha disposto per lui un risarcimento di 6 mila euro, oltre alle spese legali.

La difesa della Pravadelli — rappresentata dall’avvocata Luisa De Martino — ha già annunciato ricorso in appello, precisando che 'non ho mai chiesto l’affido esclusivo del figlio minore'.

La sentenza ha riportato l’attenzione su un caso che aveva suscitato ampio dibattito sulla tutela della privacy anche in ambito familiare.

Per quanto riguarda gli impegni professionali, Alex Britti continua a portare in giro la sua musica con concerti e partecipazioni televisive: reduce dalle date estive 2025 e dalle performance acustiche che lo hanno visto protagonista nei teatri, il cantautore è al lavoro su nuove sessioni di studio e su un progetto live previsto per il 2026, in continuità con il percorso inaugurato dopo l’album 'Mojo' (2022).

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