(Cover) - IT Italian Stars - Cesare Cremonini non dimentica da dove è partito.

'Il mio conto era sempre in rosso. Mi dicevano: "Ma tu guadagni bene!" È vero, ma spendevo tutto in strumenti musicali. Poi come per magia, dopo aver scritto "50 Special", arrivò il primo assegno Siae: 60 milioni di lire'.

Il brano diventò un inno generazionale e lanciò i Lùnapop nell'olimpo del pop italiano. Ma dietro il successo fulmineo, c'era un ragazzo che si stava già preparando alla solitudine post-band. Quando tutto finì, a 22 anni, Cremonini dovette ricominciare da capo: piccoli club, poca gente, nessuna certezza.

'Suonavo davanti a 200 persone, pochi. Ma con la forza per togliermi di dosso l'immagine della popstar da bar', racconta al Messaggero (via HuffPost).

Quella crisi fu un punto di svolta: abbandonare le etichette, costruire una carriera più autentica e personale. 'Avevo fatto tutto da solo' ripete con fierezza, riferendosi al suo primo disco solista.

Oggi non ostenta, non rincorre la fama. Resta fedele a un'idea semplice di successo: 'Il pubblico mi chiama amico, fratello, parente'.

E conclude: 'Non mi sono mai sentito arrivato a destinazione'. Una dichiarazione che suona come la vera chiave del suo percorso.

LATEST NEWS