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L'ex responsabile delle pubbliche relazioni di Sean 'Diddy' Combs ha finalmente rotto il silenzio riguardo al suo ex cliente, attualmente sotto processo per crimini legati al traffico sessuale.
Rob Shuter, che ha collaborato con il cantante e produttore all'inizio degli anni 2000, ha espresso il suo sgomento di fronte alle accuse rivolte alla star.
Scrivendo un articolo per il The Hollywood Reporter, Shuter ha riflettuto sui suoi trascorsi con Combs, ponendosi una domanda che non può più ignorare: 'Con Sean "Diddy" Combs sotto accusa per una serie di crimini - tra cui stupro, abuso sessuale, traffico sessuale e abuso fisico, tutte accuse da lui negate - mi trovo di fronte a una domanda che non posso più evitare: cosa è più dannoso? Non sapere? O non voler sapere?'.
Non avendo mai avuto conoscenza diretta dei presunti crimini di Combs, Shuter ha dichiarato: 'Quando dico che non ho visto il comportamento presunto, lo intendo davvero. Ma comprendo anche in che modo potrei aver rifiutato di vederlo. Quel rifiuto non proveniva da malizia, ma dall'ambizione. Dallo stupore. Dal suono seducente di essere necessario a qualcuno che il mondo adorava. È sorprendente quanto siamo disposti a non vedere quando la fama è nella stanza'.
L'ex PR, che ora conduce il podcast Naughty But Nice, ha spiegato che durante la sua collaborazione con la star, il suo focus era sempre sul lavoro. 'Mi convincevo di fare un buon lavoro. Lanciavo brand, mettevo volti su copertine di riviste, plasmavo narrative. Quello che in realtà stavo facendo era gestire un miraggio. E come tanti altri nel mondo dell'intrattenimento - agenti, produttori, stilisti, dirigenti, manager - ho imparato a distogliere lo sguardo'.
Shuter conclude esprimendo la speranza che la verità emerga durante il processo in corso contro Combs.