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(Cover) - IT Italian Stars - Rocco Hunt torna con un nuovo progetto discografico, e questa volta mette tutto sé stesso in gioco.
Il 25 aprile esce 'Ragazzo di giù', album che raccoglie quattordici tracce e altrettanti frammenti di identità, tra ritmi urban, rime che denunciano e racconti che affondano nelle sue radici. 'Il mio disco più maturo e identitario', dice al Corriere della Sera.
Anticipato dal brano sanremese 'Mille vote ancora', il disco si apre e si chiude come un viaggio: personale, artistico, sociale. 'Se c'è una cosa che non voglio perdere è l'incoscienza del ragazzo di giù', racconta presentando il progetto alla Stazione Centrale di Milano. 'In viaggio ci ho passato mezza vita - tra treni in ritardo, notturni, fino a quelli un po' più belli'.
Le collaborazioni sono il cuore pulsante del disco: da Gigi D'Alessio con 'Giura' a Irama in 'Cchiu bene e me', passando per Clementino - con cui firma la bonus track 'Yes I Know My Way' - e Olly, presente nel brano 'Domani chissà'. Dentro c'è anche il lato più crudo del rap, con Baby Gang e Massimo Pericolo in 'Fratmo'.
Ma 'Ragazzo di giù' non è solo una raccolta di featuring: è un manifesto personale, in cui Rocco torna a parlare della realtà che conosce. In 'Demone santo', ad esempio, affronta il Sud e le sue contraddizioni, la rabbia e la resilienza con cui è cresciuto. 'Una denuncia forte anche a chi ci governa', sottolinea. 'Quando parlo della strage di Scampia, dico: "Quelle povere creature morte sotto al ballatoio per me sono vittime dello Stato e dell'abbandono". A cosa serve dopo il presidente che fa le condoglianze, il tricolore sulle bare bianche, a cosa serve il crocifisso se poi Cristo in queste case non ci entra?'.
La lingua napoletana, alternata all'italiano, diventa strumento identitario e affettivo. Non è solo scelta artistica, ma rivendicazione culturale. 'Vorrei che anche mio figlio non perdesse l'accento', dice parlando di Giovanni, otto anni. 'Certo deve imparare l'internazionalità del mondo, ma pure la cazzimma napoletana'.
C'è spazio anche per la tenerezza e per il rispetto verso le donne che si liberano da legami tossici, come accade nel brano 'Bonafortuna', e per la poesia, o quasi: l'ultima traccia, 'A' notte', è un omaggio personale alla poetica di Eduardo De Filippo. 'Ma definire la mia una poesia sarebbe un oltraggio alla sua', precisa con umiltà.
Il 20 giugno parte anche il 'Ragazzo di giù Tour 2025', con debutto al Festival dei Misteri di Campobasso. Due le date evento annunciate: l'11 settembre alla Reggia di Caserta e il 6 ottobre all'Unipol Forum di Milano. Un ritorno sul palco per un artista che, dopo anni di smarrimento, ha ritrovato la direzione partendo da casa.