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(Cover) - IT Italian Stars - Achille Lauro, recentemente protagonista di un'intima performance sulla scalinata di Piazza di Spagna, si racconta in un'intervista a Vanity Fair, riflettendo sulla sua evoluzione musicale e personale, a pochi giorni dall'esordio del suo settimo album, 'Comuni Mortali', in uscita venerdì 18 aprile.
Pur non definendosi un 'sex symbol', ammette di non aver mai avuto problemi con le donne. Ma, in un mondo dominato dal machismo, Lauro sottolinea l'importanza della gentilezza: 'La donna è troppo superiore, può rovinarti in un attimo. Meglio ripartire dalla gentilezza'.
Il suo nuovo album è un viaggio tra dolore e sofferenza, ispirato alla sua vita tra le strade di Roma, che definisce 'amica, amante e nemica'. Le dodici tracce, influenzate dai grandi della musica d'autore come De Gregori, Venditti, Dalla e Mia Martini, spaziano tra generi diversi, dal pop alla dance, dal punk al jazz, e riflettono il percorso 'fuori controllo' di Lauro, lontano dalle logiche del mercato.
Nel disco, Lauro non idealizza la periferia, ma la racconta con realismo, consapevole delle sue difficoltà: 'I ragazzi di periferia arrivano a 35 anni senza un posto nel mondo', afferma, indicando l'educazione come la base per una rinascita. La sua esperienza personale, che lo ha visto attraversare il confine tra chi non ha nulla e chi sogna, lo rende grato per aver trovato nella musica la sua passione.
'Comuni Mortali' è anche un omaggio alle sue esperienze e agli amori che lo hanno segnato. Una delle tracce, Cristina, è dedicata alla madre: 'Trovavo bellissimo lasciare qualcosa anche per lei'. Nonostante la carriera intensa, Lauro si mostra riluttante verso le relazioni e la paternità: 'Mi piacerebbe avere un figlio, ma ho tante cose in testa prima', dice, valorizzando la sua libertà.
Con progetti futuri come una canzone per Mina e l'ambizione di un album in inglese, Lauro sogna anche il cinema. 'Non mi vedo come attore, sono un uomo di pensiero', afferma, confermando il suo desiderio di esplorare nuove strade artistiche. Dopo i sold-out al Circo Massimo, il cantautore prevede di conquistare i grandi stadi nel 2026. 'Non rincorro più i numeri, mi interessa solo lasciare qualcosa di grande nelle persone', conclude.