Liam Payne aveva altissime concentrazioni di alcol nel sangue al momento del decesso.

A rivelarlo è l'esito dell'esame tossicologico eseguito sul corpo dell'ex cantante degli One Direction, morto a 31 anni il 16 ottobre 2024 dopo essere precipitato dal terzo piano di un hotel di Buenos Aires. Oltre all'alcol, Payne aveva assunto cocaina e antidepressivi.

Payne aveva concentrazioni di alcol fino a 2,7 grammi per litro (0.27%) nel sangue al momento della morte, ovvero più di tre volte superiore al limite legale di guida in stato di ebbrezza nel Regno Unito, stabilito allo 0,08%.

Una concentrazione di alcol dello 0,27% può provocare gravi sintomi tra cui confusione, disorientamento e sensazione di stordimento, come riporta alcohol.org. Basti pensare che un livello nel sangue pari o superiore allo 0,3% può causare avvelenamento da alcol, mentre un livello pari allo 0,4% potrebbe essere fatale.

Il resto del report ha confermato la presenza di cocaina e dell'antidepressivo sertralina nell'organismo di Payne al momento del decesso.

'L'autopsia ha rivelato che la morte è stata causata da traumi multipli ed emorragie interne ed esterne', si legge. 'È stato anche determinato che il musicista aveva concentrazioni di alcol fino a 2,7 grammi per litro nel sangue al momento della morte, oltre a metaboliti della cocaina, metilecgonina, benzoilecgonina, cocaetilene e il farmaco sertralina'.

Cinque persone sono finite nel registro degli indagati. Tuttavia la scorsa settimana la Corte d'appello argentina ha archiviato le accuse di omicidio colposo contro l'amico del cantante Roger Nores e i dipendenti dell'hotel Gilda Martin ed Esteban Grassi. Ezequiel Pereyra e Braian Paiz, accusati di aver venduto droga a Payne, rimarranno invece in carcere in attesa del processo.

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