È costato caro ad Arisa il suo plauso all’attuale premier Giorgia Meloni.

Duramente criticata per aver spalleggiato il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, che ha adottato una posizione controversa nei confronti della comunità LGBTQ+, Arisa si è trovata bersagliata dagli hater. Ecco perché ha deciso di non partecipare al Pride di Milano, come comunicato in un post su Instagram.

'Per adesso ho ricevuto solo insulti pesantissimi da parte di alcuni di voi che non so come decifrare. Oggi al mio manager è stato consigliato da parte degli organizzatori, di dirmi di non presentarmi al Pride di Milano. Buon Pride a tutti, divertitevi anche per me, vi auguro di trovare un piano di svolta e di realizzare i vostri sogni legittimi per essere felici'.

A nulla erano valse le parole di scuse espresse a 'Domenica In', dove Arisa aveva cercato di riabilitarsi agli occhi del pubblico.

'Io sono una paciera, cerco sempre di trovare un equilibrio anche quando l’equilibrio sembra non esserci… - aveva detto a Mara Venier -. Sono sempre stata dalla parte di tutte le minoranze, per esempio da quella delle donne… Posso anche essere contenta se una donna come me ricopre la più alta carica dello Stato. Ho detto che la Meloni mi piace, poi che ci siano difficoltà sull’accettazione e sul riconoscimento dei diritti della comunità LGBTQ+ è vero: vorrei che fosse chiaro che io non sono una voltabandiera, sono quindici anni che sono dalla parte di questa comunità e continuerò a starci fino alla fine della mia vita'.

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