Al secolo Claudia Lagona, alias Levante, è una donna ormai risolta, che negli occhi della figlia Alma Futura, nata lo scorso 13 febbraio, intravede il futuro.

Quello che aveva perso a 9 anni, quando morì il padre, lasciandola in una profonda depressione.

'Avevo 9 anni e cominciai a scrivere testi pregni di dolore, tant’è che quando feci il provino da Teddy Reno, ad Ariccia, lui disse che erano veramente tristi per una ragazzina di 13 anni', spiega Levante nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. ?'Prima di fare terapia avevo un’immagine di lui severa, ma santificata. La morte ci dà questo potere di rendere le persone che se ne vanno bellissime. Poi, attraverso un percorso di ricerca, ho visto un padre anche tanto duro. Me lo voglio ricordare con la pipa in bocca mentre mi prende in giro per le A che portavo a casa da scuola. La sua ossessione era il nostro rendimento scolastico, eravamo terrorizzati dal non essere abbastanza bravi. Questa cosa me la sono portata dietro e per camuffare il senso di inadeguatezza mi mostravo più dura e antipatica di quanto non fossi in realtà'.

Grazie ai genitori, però, Levante è riuscita ad emergere nel mondo della musica.

'I miei mi incoraggiavano: mi mettevano al centro e mi chiedevano di fare uno show (…) Ho la madre migliore del mondo. Mi ha lasciata spesso libera di scegliere, mai stata impositiva', continua la cantante che ricorda il trasloco a Torino da Palagonia, dove ha vissuto fino ai 14 anni.

'Fu un viaggio lunghissimo, in treno, con i miei nonni. Arrivammo il 1° settembre del 2001. Ho frequentato il liceo linguistico Regina Margherita, poi mi sono iscritta in Economia, convinta da mia sorella Rosalia, ingegnere. Dopo due mesi passo a Lettere. Dopo 10 esami e scarso rendimento mia mamma dice: pensaci, forse è il caso che molli tutto e provi a fare la cantante'.

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