La casa di Atlanta, in cui si sono consumati alcuni tra i più feroci crimini sessuali ad opera di R. Kelly, è stata venduta.

Come riporta TMZ, la proprietà, largamente presente nella docu-serie 'Surviving R. Kelly', è stata venduta il 3 giugno per la cifra di 1.8 milioni di dollari (1.5 milioni di euro). Kelly aveva preso in affitto la casa.

La villa vanta sette camere da letto, due cucine e un garage in grado di contenere quattro auto, oltre a una piscina, una casa sull’albero, una spa, una sala cinema, una casetta per i bambini e un campo da tennis.

Il cantante di 'I Believe I Can Fly' si pensa tenesse prigioniere le sue vittime nella casa, dove le donne erano chiamate a rispettare delle regole e ad obbedire alla star dell’R&B: dovevano chiamarlo “paparino”, chiedergli il permesso per mangiare e persino per andare in bagno.

Nonostante si sia sempre dichiarato innocente, Kelly è attualmente in carcere e in attesa di un processo federale.

Il cantante si sarebbe dovuto presentare in tribunale a New York con l’accusa di traffico sessuale lo scorso anno, ma il processo è stato rinviato ad agosto. A settembre, invece, dovrà difendersi nella sua nativa Chicago dall’accusa di pedopornografia.

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