Senza l’aiuto psicologico, Alanis Morissette sarebbe già morta.

Ne è convinta la cantante canadese, sopravvissuta a vari disordini alimentari, a una grave dipendenza dall’alcol e una depressione post-partum.

'Se non avessi avuto un intero team di specialisti ad aiutarmi, nella mia vita, non sono sicura che adesso sarei ancora qui', ha dichiarato la star al The Guardian.

Alanis credeva che i soldi, la fama e il grande successo internazionale la avrebbero salvata dal tunnel, ma così non è stato.

'Ero convinta che la fama fosse la panacea di tutti i miei problemi', ha aggiunto. 'Pensavo che avrei telefonato a Bjork e a Tori (Amos) e che tutte noi ci saremmo amate a vicenda. Contattavo tante persone, ma spesso ricevevo come risposta: “Ma perché hai chiamato me?”'.

Alanis intanto è pronta a tornare sulla scena musicale con 'Pretty Forks in the Road', in uscita il 31 luglio.

'Scrivere canzoni è un esercizio che permette all’inconscio di venire fuori - ha spiegato -. Vivo la mia intera vita, poi mi prendo 10 minuti per scrivere la mia storia'.

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