In una recente intervista, Ghali ha vuotato il sacco sul suo complicato rapporto con Fedez. I due musicisti si conoscono da anni, da quando l’autore di 'Cara Italia' era ancora in attesa della popolarità e si esibiva come spalla ai concerti del marito di Chiara Ferragni. Tuttavia, oggi con lui non ci sono rapporti.

'Il primo a credere in me è stato Fedez, lo accompagnai in tour nel 2012. Poi chi non mi ha aiutato è venuto a chiedermi duetti. In questo ambiente c’è molto opportunismo', racconta Ghali a Il Messaggero.

'Nella canzone che dà il titolo all’album “DNA”, dico: “Ricordo quando mi dicevano non farai mai nulla e resterai per sempre nel buio in un angolo”. Oggi rispondo con i successi. Voglio dirlo, perché è giusto che la gente lo sappia: fu proprio Fedez a dirmi quelle cose, quando eravamo in tour insieme. Io mi esibivo insieme al mio primo gruppo, i Troupe d’Elite, ma il successo tardava ad arrivare e venivamo costantemente attaccati. Fedez mi diceva: “Guarda quali sono i riscontri. Cosa potresti mai fare? Quale potrebbe essere il tuo messaggio? Cosa potresti raccontare agli italiani? Fatti odiare”. Oggi con lui non ci sono rapporti', afferma Ghali.

'Ogni tanto prova ad avvicinarsi, ma io cerco di evitarlo Quando chiamai il suo album “Che Noia Airlines” era ciò che pensavo. Forse ho sbagliato, perché nessuno sa quanto tempo e quanta dedizione ci sia dietro un disco. Se la prossima volta farà un disco brutto, eviterò di commentarlo'.

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