ephemerals - esce "the third eye" via Jalapeno Records

Nel loro quarto album "the third eye" gli ephemerals portano a compimento il lavoro iniziato con il disco precedente "egg tooth" (ispirato ad Alice Coltrane) e allo stesso tempo tengono fede al loro viaggio musicale in continua evoluzione.

L’album fonde stili come lo spiritual jazz, la psychedelia e lo spoken word per offrire un'identità sonora del tutto particolare. Il disco si incentra sulle intense e incisive composizioni di Hillman Mondegreen unite all’inconfondibile e calda voce del cantante Wolfgang Valbrun.

"the third eye" è un album concettuale che sperimenta nuove tecniche di registrazione e missaggio per illustrare i concetti artistici alla base delle canzoni. Viene utilizzato la tecnica dell’hard panning per raggruppare specifici suoni e strumenti da un lato o l'altro dello stereo e trasmettere i tratti maschili e femminili che caratterizzano ogni individuo e ogni traccia.

Per la compositrice Hillman Mondegreen questo disco è molto personale e discute temi quali l’identità di genere, la potenza dei concetti non-binary e l’alienazione di essere transgender. Sebbene attinga alle esperienze personali di Hillman, la lingua dell’album è universale e chiunque si può identificare nei brani e la musica. Il cantante Wolfgang Valbrun interpreta i testi con emozione, iniettandoci le sue esperienze personali come ragazzo di colore che lascia gli Stati Uniti e va a vivere in un altro paese, dove deve imparare una nuova lingua per potersi integrare.

"Hillman si è davvero messa a nudo. È un album che parla della riscoperta di sé in un viaggio che la maggior parte della gente non intraprenderà mai a causa dei costrutti sociali. Le persone hanno paura della verità e preferiscono guardarsi attraverso uno specchio sfocato per non sapere cosa si cela dentro di loro, perché hanno paura delle ripercussioni. Questo album affronta le nostre paure, e non puoi scrivere qualcosa di così intimo senza metterti in gioco in prima persona”.

Il primo e il secondo album degli ephemerals segnano una fase di passaggio dalle sonorità soul più classiche ad argomenti difficili come la depressione e il suicidio. Secondo Valbrun: “Abbiamo dovuto sopprimere la nostra prima incarnazione per diventare la band che siamo oggi”. Questo tema è evidente nel terzo album "egg tooth", che parlava di reincarnazione e di rinascita e si apre con la frase “la morte è l’inizio”.

La band si è evoluta in modo esponenziale nel corso di questi album e si è spinta continuamente oltre i confini tradizionali dei generi sonori, attraversando territori musicali inesplorati. "the third eye" porta a compimento questo percorso, rivelando una band matura e coraggiosa.

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