Dopo oltre un anno di battaglie legali, Kanye West ha finalmente raggiunto un 'accordo di principio' con la sua ex casa discografica EMI.

Il caso era stato aperto nel gennaio del 2019, dopo che il rapper aveva denunciato la nota etichetta sulla base di un contratto scaduto, risalente al 2003 e non valido in California. Qui, difatti, per legge la libertà di un artista può essere vincolata solo per 7 anni. Due mesi dopo, a marzo, i boss della EMI avevano replicato con una controdenuncia per violazione di contratto da parte della star di 'Yeezus', sotto l’esclusiva giurisdizione di New York.

Entrambe le parti avevano raggiunto un accordo lo scorso settembre, ma il caso era stato riaperto a dicembre da un giudice federale della Grande Mela per volere della casa discografica. A questo punto l’ultimatum del giudice, datato 13 gennaio, è stato rispettato sia da West che dalla EMI, che ora, secondo quanto riportato dal sito Pitchfork, informano il tribunale distrettuale degli Stati Uniti - Southern District di New York - di aver raggiunto l’atteso accordo.

Salvo obiezioni, il caso verrà ufficialmente archiviato in data 14 febbraio 2020.

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