Zucchero è stato preda di una grande depressione.

Il bluesman parla della sua lunga lotta contro il disturbo psichico nella sua recente intervista con Robinson e rivela di essere caduto preda della patologia dopo aver raggiunto l’apice del suo successo, fra gli anni Ottanta e Novanta.

All’epoca il 64enne era in cura da uno specialista di patologie legate alla depressione, il Dottor Cassano, a cui ha riferito che voleva allontanarsi dalle scene per curarsi ed evitare gli attacchi di panico che in quei mesi lo colpivano.

'Gli spiegai cosa avevo e che intendevo ricoverarmi nella sua clinica', spiega Zucchero sull’inserto culturale de La Repubblica.

'Nel frattempo gli organizzatori del tour minacciavano penali mostruose da pagare. Non mi importava. Volevo solo stare lontano dalle scene e curarmi. Volevo la mia piccola tana - sottolinea il musicista -. Ma Cassano fu irremovibile. Mi spiegò che la cosa migliore era affrontare il tour assumendo tuttavia dei farmaci che lui avrebbe dosato. Niente. Insistevo per essere ricoverato. Poi vidi una vecchia in un corridoio che urlava che voleva uscire e mi sono spaventato. Rischiavo di fare la stessa fine. E allora decisi di tornarmene a casa'.

Oggi il musicista di 'Spirito nel buio' dichiara di conoscere bene il suo male e di sapere come tenergli testa.

'Ho imparato a conoscere il mio male e a contrastarlo. Sono vigile e sereno. Un tempo mi ero fissato che il pubblico venisse ai miei concerti per giudicarmi e criticarmi. E ci stavo male. Ora so che in realtà viene perché ama le mie canzoni, la mia musica. Anche questa, giuro, è stata una conquista'.

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