Jamie Spears non dovrà affrontare il processo per violenza su minore, dopo la presunta aggressione ai danni del nipote 14enne Sean, primogenito della figlia Britney.

Le accuse sono decadute in seguito alla decisione del procuratore del distretto federale di Ventura, che ha ritenuto opportuno non proseguire con le indagini.

'L’ufficio dello sceriffo della contea di Ventura ha investigato dopo le accuse di aggressione su minore avanzate contro il Sig. Spears. Dopo un’attenta valutazione del caso, si è giunti alla conclusione che non ci sono prove a sufficienza per determinare se sia stato commesso un crimine dal Sig. Spears', si legge nel comunicato.

A denunciare Jamie era stato l’ex marito di Britney, Kevin Federline, nonché padre di Sean e del più piccolo Jayden.

A fine agosto, Federline ha inoltre chiesto e ottenuto la concessione di un’ordinanza restrittiva temporanea contro l’ex suocero, costretto a mantenersi a debita distanza dai nipoti.

Pochi giorni dopo lo scandalo, Jamie si è dimesso dal ruolo di tutore legale di Britney, ufficialmente per motivi di salute.

Momentaneamente il giudice ha assegnato il ruolo a Jodi Montgomery, che avrà il potete di 'limitare le visite con ogni mezzo', e di gestire la servitù e la security di Britney, oltre a comunicare direttamente con i dottori su 'trattamenti medici, diagnosi ed esami'.

Jamie ha gestito gli affari e controllato gli investimenti e il patrimonio di Britney fin dal 2007, lo stesso anno in cui la reginetta del pop fu vittima di un grave esaurimento nervoso.

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