- ARTISTS
- NEWS
- UNDERGROUND
- TICKET NEWS
- COMPETITION
Come cita il proverbio: 'non tutto il male vien per nuocere'.
Una verità che Bruno Mars ha potuto constatare di persona a causa dell’arresto subito nel 2010, quando il cantante è stato fermato a Las Vegas per possesso di cocaina. Per evitare il carcere Mars ha patteggiato, ammettendo di essere colpevole del reato e si è impegnato sia con 200 ore di servizio alla comunità, che pagando una multa da 1.879 euro.
'Mi sono comportato da vero stupido', ha dichiarato Bruno ai microfoni dello show della CBS 60 Minutes.
'All’epoca avevo 24anni e mi trovavo solo a Las Vegas dove ho sicuramente ingurgitato troppo alcol. Poi ero proprio all’inizio della carriera: mi sentivo invincibile'.
Nonostante il peso dell’accusa e la cancellazione del contratto con la Motown Records il cantante considera l’evento come una vera rivelazione. Infatti dopo solo un anno il musicista ha riconquistato la fiducia della casa produttrice e proseguito verso una brillante carriera.
'Non biasimo la scelta della Motown, perché all’epoca non ero ancora pronto per il vero successo. Ancora oggi faccio fatica a presentare un’immagine di me stesso universalmente riconosciuta. Quando la gente parla di me, dice: “Non è abbastanza nero. Non è abbastanza bianco. Ha un cognome latino, ma non parla spagnolo. A chi stiamo vendendo questo prodotto? Si tratta di urban music o di pop? Che tipo di musica realizzi?”'.
Un’auto-critica piuttosto dura, che nonostante tutto ha portato Mars a collezionare oltre 60 premi musicali, fra cui un premio Billboard Music Award e quattro Grammy oltre e tre album di successo, compreso il recente '24K Magic', rilasciato la scorsa settimana.