Dopo sei anni, la battaglia legale tra gli eredi di Prince è giunta all’ultimo capitolo.

Il cantante è morto nell’aprile del 2016 all’età di 57 anni, a causa di un’overdose di fentanyl, senza lasciare alcun testamento. Dopo la sua scomparsa, è iniziato un lungo processo per stabilire a chi assegnare la fortuna del “folletto di Minneapolis”.

A essere stati riconosciuti come eredi sono stati i sei fratellastri dell’artista. Tre di loro - Tyka Nelson, Omarr Baker e Alfred Jackson - hanno venduto le loro quote a Primary Wave, che controlla approssimativamente metà dell’eredità della star.

I restanti tre - Sharon, John e Norrine Nelson - sono in guerra con Primary Wave da anni, per cercare di mettere le mani su un patrimonio stimato da 156 milioni di dollari.

All’ultima udienza in Minnesota è stato raggiunto un nuovo accordo, che divide la holding in due parti: la Prince Legacy LCC, che rappresenta eredi e rispettivi legali, e la Prince Oat Holdings LLC, in rappresentanza di Primary Wave. Come riporta Billboard, un giudice ha firmato l’accordo ieri, lunedì 1° agosto.

Un rappresentante di Primary Wave ha dichiarato in un comunicato che la compagnia è 'estremamente soddisfatta che il processo sia giunto a conclusione'.

'Prince era una superstar iconica e questo accordo fuori dalla giurisdizione del tribunale mette in atto una gestione professionale e qualificata... Con la distribuzione dei beni immobiliari, non vediamo l'ora di instaurare un rapporto di lavoro forte e produttivo'.

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