La quarta edizione di JAZZMI ha confermato quanto il nuovo festival jazz di Milano sia ormai una certezza e un appuntamento che unisce migliaia di spettatori di tutte le età in tutti gli eventi cittadini, dai grandi teatri alle strade dei quartieri periferici, dai musei ai luoghi dell’accoglienza. Oltre tre milioni di utenti coinvolti nella fitta comunicazione del festival e 50.000 spettatori confermano la vitalità di una città che si apre alla scena del jazz internazionale e dà spazio e visibilità ai nuovi talenti. Tutti gli eventi gratuiti (oltre ottanta) programmati hanno registrato il tutto esaurito con lunghe liste d’attesa. Gli eventi in strada, fra cui le brass band a Gratosoglio, Casoretto e Via Padova, o quelli meno convenzionali come il grande happening realizzato da Dario Buccino al Mercato Coperto di Corvetto con oltre ottanta musicisti, hanno coinvolto migliaia di cittadini e trasformato il festival in una grande festa popolare. Il festival è arrivato anche a tutti quei cittadini che, per differenti motivi, non avrebbero potuto partecipare al festival con concerti simbolici a Casa della Carità, Istituto Gaetano Pini, Casa Circondariale San Vittore e, nella giornata di chiusura, Ospedale Niguarda e Casa Vidas.

I grandi maestri sono stati i leoni che hanno calcato i palcoscenici del festival: Herbie Hancock (sold out), John McLaughlin, Archie Shepp hanno trasformato il Conservatorio di Milano nel più caldo palco della città, Stefano Bollani con Chucho Valdes (sold out) hanno incantato uno straripante Teatro Dal Verme e grandi pianisti Kenny Barron (sold out), Hiromi (sold out) ed Enrico Intra hanno stregato il pubblico di Triennale, Blue Note e Piccolo Teatro di Milano.

Oltre ai sold out del Blue Note Milano di Wooten Brothers e Judith Hill, le nuove nuove promesse della scena internazionale hanno stupito il pubblico cittadino come Rymden, Melanie De Biasio, il travolgente live del Delvon Lamarr Ogan Trio o le star della nuova scena British Nubya Garcia, Ghostpoet e Kokoroko (sold out).

Ma le vere rivelazioni di JAZZMI 2019 sono stati i tantissimi giovani artisti che sono stati accolti dal pubblico cittadino come vere rock star nei luoghi meno convenzionali per la musica: Studio Murena, Funcky Lemonade, Lazy Sloths Jazz Band, Mefisto Brass, Roberta Gentile & The late Set, Six Hatha, Moods, A.K.A.M solo per citarne alcuni. Tante giovani scoperte del festival che diventano nuove certezze della scena jazz italiana. Sempre non scontata ma confermata la grande partecipazione anche alle lezioni, conferenze, presentazioni, proiezioni di documentari targate JAZZDOIT (con il contributo di SIAE).

JAZZMI ideato e prodotto da Triennale Milano Teatro e Ponderosa Music & Art, in sinergia con Blue Note Milano, è realizzato grazie al Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, con il contributo di SIAE, main partner INTESA SANPAOLO, partner Volvo, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini.

JAZZMI si è chiuso ieri con i concerti di Patrizio Fariselli, Nik Bartsch’s, Kaja Draksler, John Scofield, Ambrose Akinmusire Quarte ma vi dà appuntamento per la sua quinta edizione a fine ottobre 2020 dove sarà anche colonna sonora e contenent partner, in collaborazione con il Comune di Milano, del World Culture Cities Forum (dal 28 al 30 ottobre 2020 per la prima volta a Milano).

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