James Arthur

Mercoledi 15 gennaio , l'Hammersmith Apollo di Londra presentò per la prima volta James Arthur in concerto. E per citare ciò che disse anche lui durante la serata, si tratta dell'evento più importante del tour.

Il timido James, dopo il suo trionfo a X Factor UK 2012, si può dire essere cresciuto, sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista personale. Ricordo quando mi capitava di vederlo in televisione: aveva un dolce senso di riservatezza e timidezza e la musica sembrava essere il mezzo per eccellenza tramite il quale riusciva ad esprimersi totalmente. Ciò si differenzia però dalla sua performance di venerdì, durante la quale dimostra di essere espansivo e deciso, anche scherzando con il pubblico, soprattutto con le ragazze e cercando di coinvolgersi e avvicinarsi ai suoi fans, che lo hanno seguito e sostenuto fin dall'inizio del suo percorso. E devo aggiungere molti fan, dato che il teatro ospitò una parte del pubblico perfino in piedi nei corridoi.

Con iI suo stile casual e un po' "scruffy" come direbbero in Inghilterra, James apre la sua tanto attesa serata con Il suo ultimo singolo 'You're nobody 'till somebody loves you', la canzone adatta per far pompare un po' l'adrenalina. A fargli compagnia sul palco c'era la sua band, che ha decisamente contribuito in modo positivo alla creazione del suo album, dando un tocco più soul e pop rock alle sue canzoni.

Nonostante la sua meritata popolarità raggiunta, James rimane sempre quel giovane ragazzo con la chitarra al collo e con la sola voglia di fare musica. Voglia di migliorare, crescere ed esprimersi al mondo solamente con la sua voce, i suoi testi e il suo talento.

In questa serata ha dimostrato di essere capace di superare sè stesso e di poter diventare un buon contendente delle classifiche.
Non mi resta che concludere con parole di (meritato) incoraggiamento: good luck, James.

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