Miles Kane ha cortesemente parlato con Danny Gandolfi di Music-News/Italy al inizio del suo primo ‘Headline’ tour Europeo,che ha una tappa in Italia, a MilanoIl 2 Novembre ai Magazzini Generali.
Leggi l’intervista con Miles(MK) per scoprire un po’ di più di questo nuovo talento del “Brit Pop”.

MN: Il titolo del nuovo album “Don’t Forget Who You Are”(Non dimenticare chi sei) mi sembra un affermazione forte ed importante. Perche hai voluto chiamarlo cosi?
MK: Volevo fare qualcosa con dei sentimenti veri. La copertina raffigura la macelleria dove mai mamma e mia zia lavorano; loro sono li in copertina dietro di me. Era importante per me trasmettere questa idea, specialmente quando vedo tanti ragazzi avere come modello personaggi e gente negativa, quando in realtà Noi siamo solo ciò che abbiamo dentro.

MN: 11 canzoni , 33minuti. Sbaglio o avevi già prefissato di scrivere la canzone pop perfetta di 3 minuti.
MK: Assolutamente si. Specialmente in questo momento, volevo scrivere canzoni per poi suonarle in modo compatto e che finissero quasi troppo presto così si è quasi obbligati a riascoltarla subito, cosicché abbiano un impatto immediato con il ritornello che entra in scena entro il primo minuto. Era voluto e molto divertente per me e la band.

MN: Ci sono delle collaborazioni molto importanti sull’album, come Paul Weller ed Alex Turner(Artic Monkeys) ma a me interessavano soprattutto le collaborazioni con Andy Partridge (Xtc) e Ian Broudie (Lightning Seeds).
MK: Beh, con Andy è successo tutto per caso. È iniziato tutto quando Andy ha parlato con un membro della mia casa discografica, dicendo che gli piacevano alcune canzoni del mio primo album. Quando ho saputo questo ho voluto incontrarlo a tutti i costi, così ci siamo trovati a casa sua: abbiamo parlato di musica e ascoltato dischi dei Small Faces a altre band mod/pop anni 60 perchè volevo quello stesso ‘vibe’ per il mio album. Andy è un po’ un recluso, un solitario ma ci stavo talmente bene che durante le pause del tour andavo sempre a casa sua. Insieme abbiamo scritto prima “What Condition am i In” , e poi “Better Than That” ma anche tanti altri che però non sono poi finiti sul disco finito.

MN: E Ian Broudie?
MK: Broudie ha capito al volo invece quello che volevo fare con il mio album e come produttore mi ha aiutato proprio a costruire e/o snellire la canzone per arrivare ad un risultato che piaceva ad entrambi. Ha dimostrato di esse un vero artista e conoscitore della canzone pop.

MN: L’utimo singolo “Better Than That” è veramente un bellissimo singolo pop/mod che non si sentiva da tempo. Il video è dinamico e sembra fatto accuratamente. Siccome sei tu il protagonista di tutti i video delle canzoni sul primo e secondo album, e’ lecito per te e anche in generale, pensare che sono importanti a livello artistico?
MK: Per me non più di tanto, anche se ci tengo a realizzare un buon prodotto finale che esalti la canzone, perché è sempre la canzone ciò che conta per me.

MN: Comincia il tour Europeo, primo tour come ‘Headliner’.
MK: Sono molto entusiasta di andare a suonare in giro per l’Europa. Suoniamo in piccoli club di 350-400 persone, come ad Amburgo stasera. Non so, sento che è la cosa giusta per me adesso. È una cosa di pancia, sono molto fiducioso.

MN: L’Europa in questo momento sta attraversando un periodo molto delicato, sia economicamente, sia politicamente, una situazione probabilmente sentita da molti ragazzi che saranno ai tuoi show. Senti di avere più responsabilità, dato questo fatto, quando suoni?
MK: Io do sempre tutto quello che ho sul palco. Per la mia anima è una vera liberazione esserci sopra. Con questo, attraverso la musica e parole, spero di dare qualcosa di sentito, che accenda l’anima dei ragazzi davanti a me.

MN: Vedo che finisci l’anno con 3 date a Liverpool, la tua Liverpool, compresa una performance ‘matinee’. Fanno parte anch’esse dell’invito a “non dimenticare chi sei”?
MK: Esatto. E per ringraziare la famiglia, gli amici e tutti coloro che mi sono stati accanto in questi anni. Poi il ‘matinee’ performance e molto ‘old school’ e molto intrigante.

MN: Miles; Se ti sparo qualche domanda veloce, mi daresti delle risposte altrettanto veloci?
MK: Sicuro

MN: Liverpool o Everton?
MK: Liverpool
MN: Beatles or Artic Monkeys?
MK: Beatles
MN: Pasta o Sushi?
MK: Pasta
MN: Club o Festival?
MK: Club
MN: Vinile o Mp3?
MK: Mp3
MN: Glam rock o Punk Rock?
MK: Glam Rock
MN: La tua T-shirt preferita di una band che indossavi da giovane?
MK: Avevo una maglietta dei Super Furry Animals che adoravo.
MN: Migliore canzone del momento?
MK. Charles Bradley “No Time For Dreaming”

MN: Miles, è stato un vero piacere. Vuoi dire qualcosa al pubblico Italiano?
MK: Vi aspetto tutti a Milano per una grande festa, di quelle vere. A presto. Ciao.

Miles Kane ha solo 27 anni e ancora tanto tempo in serbo per ampliare il suo bagaglio musicale, e mi sembra totalmente “in the zone” come dimostrato nel suo ultimo album: “Don’t Forget Who You Are”, e la data del 2 Novembre a Milano ai Magazzini Generali, è da NON perdere per tutti coloro che amano il Brit Pop, nel quale MK si è messo maestosamente in prima fila.

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