È ufficiale: l’ex abitazione di Prince, Paisley Park, aprirà i battenti dal 6 ottobre.

L’annuncio è stato dato dalla sorella del cantante Tyka Nelson, mentre a prendersi carico della gestione è la Bremer Bank, i cui amministratori consentiranno di visitare la mansion con tour giornalieri organizzati.

'L’apertura al pubblico di Paisley Park è una cosa che Prince ha sempre voluto, e sulla quale lavorava da tempo', ha dichiarato la 56enne.

'Solo un centinaio di persone scarse hanno avuto l’opportunità di visitare la proprietà nel corso della vita di mio fratello, mentre adesso i fan di tutto il mondo potranno godersi Paisley Park e sperimentare le emozioni che ti dona un posto così fantastico'.

Inoltre i visitatori della proprietà di Minneapolis si godranno un dettagliato tour del piano terra, caratterizzato dallo studio di registrazione.

Al momento della morte Prince era 'imbottito' di Fentanyl, un forte antidolorifico che il divo di 'Kiss' avrebbe preso in dosaggi eccessivi 'per sbaglio'. La notizia giunge a seguito dell’autopsia ufficiale della star, ma i risultati delle analisi tossicologiche non sono stati diffusi per la privacy tutelata dalle leggi del Minnesota. Per questo motivo non è chiaro se il Fentanyl fosse l’unica sostanza 'auto-somministrata' dal musicista, che il giorno della morte pesava appena 50,8 chilogrammi, come riportato dall’Associated Press.

Il medicinale è di circa 50-100 volte più potente della morfina, e nell’ultimo periodo Prince soffriva di un dolore acuto al fianco. Secondo un rapporto della CBS News la polizia non ha ritrovato delle prescrizioni mediche autorizzate nella sua residenza.

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