Prince, deceduto lo scorso aprile nell’ascensore della sua casa di Paisley Park, era in possesso di diversi farmaci contraffatti contenenti fentanyl, un analgesico oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina.

Lo rivela l’Associated Press dopo l’intervista con un rappresentante ufficiale che tuttavia ha richiesto l’anonimato a causa dell’indagine ancora in corso sulla morte del divo. Secondo il rapporto, tante delle pillole rinvenute nella proprietà di Prince appena fuori da Minneapolis, nel Minnesota, portavano il marchio fasullo 'Watson 385', solitamente impiegato per identificare un mix di acetaminofene (paracetamolo) e idrocodone, un altro antidolorifico. Secondo l’autopsia risalente allo scorso giugno la morte è stata causata da una overdose 'accidentale' di fentanyl, per cui la star 57enne non aveva nessuna prescrizione.

Gli investigatori hanno trovato anche una valigia piena di pillole di vitamina C e aspirina. Le autorità stanno ora indagando sulle modalità con cui l’icona della musica avrebbe ottenuto le medicine contraffatte. Una settimana prima della morte, l’aereo sul quale il musicista si trovava ha effettuato un atterraggio di emergenza a Moline, Illinois: in quell’occasione il divo si era sentito male a causa di una presunta overdose mentre faceva rientro a casa dopo un concerto in Atlanta, Georgia.

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