'Fino a non molto tempo fa per me la musica era un hobby, non mi sarei mai immaginato che potesse diventare il mio lavoro, che potessi riuscire a viverci': Alvaro Soler, interprete dei tormentoni estivi di maggior successo dell’estate italiana 2015 e 2016 (rispettivamente: 'El Mismo Sol' e 'Sofia') è, a suo dire, artista quasi per caso. 'Sono sempre stato realista, non pessimista o negativo, ma con i piedi per terra, perché in Spagna è difficile riuscire a sfondare in questo settore – afferma su io Donna -. In realtà non solo in Spagna, è così ovunque: ci sono schiere di ragazzi che vogliono fare questo mestiere, la concorrenza è agguerrita. Mi sento fortunato, per adesso mi è andata bene, ma quel realismo di cui parlavo prima non l’ho perso: non so quanto questa carriera come cantante durerà, vedremo'.

Lo spagnolo, che con 'Sofia' è intanto arrivato a oltre 100 milioni di clic su YouTube, debutterà in autunno nella giuria di X Factor, accanto a Fedez, Arisa e Manuel Agnelli degli Afterhours. Una sfida per cui non ritiene di essere troppo immaturo. 'Anche se sono giovane nell’ultimo anno ho fatto tantissime esperienze e mi piace l’idea di condividere tutto quello che ho imparato con altri ragazzi che vogliono intraprendere la mia strada – sottolinea -. Sono convinto che tutto ciò che ho vissuto in questi mesi sia molto moderno, non so come dire, in linea con il modo di lavorare con la musica oggi, per cui penso di poter dare dei consigli utili'.

Il primo consiglio che darebbe a un’aspirante popstar? 'Che bisogna lavorare davvero come matti e avere pazienza, perché i risultati non sempre arrivano subito, nemmeno se sei bravo. Anche per me è stato così, a differenza di quanto molti pensano non ho iniziato con “El Mismo Sol” un anno fa: sono dodici anni che suono il pianoforte'.

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