Michele Bravi è riapparso sul piccolo schermo dopo il tragico incidente nel quale è stato coinvolto nel 2018 e a causa del quale una donna ha perso la vita.

'Quando succede qualcosa di così traumatico non si può pensare di uscirne da soli. L’amore non basta. Serve un percorso terapeutico e farsi aiutare per trovare il coraggio di affrontare la situazione con uno specialista. Ho seguito un metodo clinico per il trattamento dei grandi traumi – l'EMDR – che mi ha salvato e mi ha fatto tornare a parlare e a sentire', ha raccontato.

'Ho avuto una fortuna enorme: avere un angelo vicino. Lui adesso non fa più parte della mia vita soltanto perché si è trasferito all’estero. Questa persona, che posso ritenere la più importante della mia vita, è stata salvifica. Mi ha aiutato a tornare pian piano alla vita, alla realtà. Mi diceva l’opposto di quello che dicevano gli altri. Secondo lui dovevo assorbire questo dolore da solo promettendomi però che mi avrebbe tenuto la mano per tutto il tempo', ha aggiunto.

Durante l’intervista l’artista ha ricordato uno dei momenti più complessi di questo periodo, ossia il ritorno in macchina dai genitori in Umbria dopo l’incidente: 'Ad affrontare con me il viaggio c’era questa persona che mi ha messo delle cuffiette con “Always remember us this way” di Lady Gaga che ho ascoltato per cinque ore consecutive. Questa canzone mi ha suggerito qualcosa che per mesi ho ignorato: tutto il rumore che mi portava in quel luogo di buio poteva essere frenato dal suono della musica. È stato un gesto che mi ha cambiato la vita'.

Giovedì 23 gennaio si svolgerà la prima udienza del processo. Sugli scenari possibili, Bravi ha confidato: 'È un momento complesso. L’unica speranza che posso nutrire è che, rispetto ai tempi della giustizia, questo eco di dolore possa stritolarsi sempre di più e che tutti possano trovare uno spazio dentro di sé in questa storia'.

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