Al Bano detesta la droga. Lo ha sempre dichiarato, prendendo le distanze dal mondo della criminalità.

Anche lui però ha avuto un incontro ravvicinato con gli esponenti del mercato nero, che hanno cercato di arruolarlo come galoppino per le consegne.

'Nel 1961 a Milano qualcuno mi propose si fare il corriere della droga. Lavoravo in un ristorante, vicinissimo al Duomo', ha raccontato Al Bano ai microfoni dei Lunatici su Rai Radio2.

'Qualcuno mi vide solo e sperduto e provò a incastrarmi. Mi chiesero quanto guadagnassi al mese, mi dissero che avrei potuto guadagnare molto di più consegnando delle buste ad alcune persone. Io risposi di no, dissi che stavo bene così come stavo. Pensavano di poter comprare tutto con i soldi. Questo era il significato di quella proposta', continua il cantante di Cellino San Marco.

'Ma grazie a Dio mio padre mi aveva vaccinato bene contro certi pericoli: è la proposta più assurda che mi sia mai stata fatta. Anche in Spagna, una volta, alle Canarie, un ragazzo mi offrì della marijuana. Ma io detesto la droga. Preferisco ubriacarmi di albe, tramonti. Quella per me è la vera droga. Gli elementi di vita che regalano vita. E mi dispiace vedere tanta gente che si abbandona facilmente alle emozioni di un paradiso che paradiso non è'.

A breve il cantante salirà sul palco del Festival di Sanremo, come ospite insieme a Romina.

'Il più bello per me fu quello della prima volta - ha raccontato il Leone di Cellino -. Il 1966, Sanremo giovani. C'era anche Lucio Dalla, che vinse. Poi la seconda volta fu nel 1968. Io cantavo “La siepe”. Ritrovarmi big mi fece un effetto pazzesco. Quel festival me lo porterò per sempre addosso'.

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