L’esibizione di Achille Lauro al Premio Luigi Tenco 2019 ha sollevato un polverone.

Alla ricorrenza annuale celebrata sabato al Teatro Ariston di Sanremo è stata premiata Gianna Nannini, autrice riconosciuta dai giurati per aver 'abbattuto le staccionate tra la canzone d'autore e il rock'.

Tuttavia, dopo l’ingresso di Lauro sul palco la performance dell’autrice senese è quasi passata in secondo piano, annebbiata dalle polemiche indirizzate soprattutto da Francesco Baccini all’autore di 'Rolls Royce'.

'Il premio Tenco negli anni 70/80/90/00 era l'università della canzone. Era il Tenco di Amilcare Rambaldi, gli ospiti si chiamavano Tom Waits, Joni Mitchell, Nick Cave, Paolo Conte, Francesco Guccini', ha scritto Francesco Baccini via social.

'Oggi vedere uno che rutta “Lontano Lontano” su quel palco rappresenta la fine di un'epoca. Ci vuole il rispetto e la conoscenza della musica. Basta pagliacci travestiti da artisti. Luigi si rivolta nella tomba'.

In seguito alle dure parole del 59enne di Genova, molti artisti hanno preso le difese di Achille, tra cui Fiorello, che replica alle invettive dichiarando: 'Achille Lauro è stato massacrato perché ha avuto l'ardire di cantare una canzone di Luigi Tenco accompagnato da Morgan. Per me sono due grandi artisti, non soffermatevi a guardare le catene e i tatuaggi di Lauro che è stato invitato al premio Tenco, ma i pezzi che scrive - afferma lo showman -. Vorrei capire se per cantare Tenco o Battisti ci vuole una dignità particolare, oppure questi grandissimi cantautori hanno scritto delle canzoni e le hanno lasciate per tutti. Proporrò ad Achille Lauro di ricantare “Lontano lontano” quando verrà ospite da me'.

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