'I bambini immigrati dovrebbero automaticamente diventare cittadini americani'. Questo lo statement di 21 Savage, che di problemi con la U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha fatto esperienza personalmente.

Il rapper, nato nel Regno Unito, è stato precedentemente detenuto per non aver rispettato la data di scadenza del suo permesso legale, che gli consentiva di vivere negli Stati Uniti fino al 2006.

Attualmente ha inoltrato la richiesta per un nuovo visto, ma fa sentire la sua voce per tutte le persone che non possono farlo. 'Da bambino non hai idea di cosa stia succedendo', dice 21 Savage alla Associated Press. 'Ma quando cresci lo capisci: non puoi lavorare. Non puoi prendere la patente. Io sono uno dei fortunati, perché sono diventato famoso, ma ci sono tante persone che non possono fare queste cose'.

Il rapper, all’anagrafe Sheyaa Bin Abraham-Joseph, ha lasciato il Regno Unito nell’infanzia.

'I bambini dovrebbero essere esenti. Dovrebbero diventare automaticamente cittadini americani', continua. 'Quando non hai altra scelta, dovresti essere esente. Io non avevo 30 anni quando sono arrivato qui. Ne avevo 7 o 8, probabilmente anche meno, e non avevo idea di visti d’ingresso e cose così. Sapevo solo che stavamo andando a vivere in un posto nuovo'.

A suo avviso, il Governo dovrebbe dire ai piccoli immigrati: 'Sì, va bene, stai qui, impegnati e vai al college'.

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