Mick Jagger si è schierato dalla parte degli attivisti, che hanno esposto dei manifesti di protesta nella serata conclusiva della Mostra del cinema di Venezia. Al contempo, la leggenda dei Rolling Stones ha attaccato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per l’inefficace gestione della drammatica questione dei cambiamenti climatici.

'Ci troviamo in una situazione molto difficile al momento, specialmente negli Stati Uniti, dove tutti i controlli ambientali sono stati messi da parte - ha dichiarato in conferenza stampa Jagger -. Gli Stati Uniti dovrebbero essere i leader mondiali e stanno andando nella direzione opposta'.

'Sono felice che ci siano persone che sentano in modo così forte questo problema e che protestino. Sto dalla loro parte. Sono felice che lo stiano facendo perché sono loro che erediteranno il pianeta'.

Mick è arrivato al Lido per la presentazione di 'The Burnt Orange Heresy', diretto dall’italiano Giuseppe Capotondi.

Negli inediti panni dell’attore, il rocker è nella pellicola un ricco collezionista d’arte che affida a una coppia, interpretata da Claes Bang e Elizabeth Debicki, il compito di rubare uno dei capolavori dallo studio di un pittore molto schivo, di cui veste i panni Donald Sutherland.

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