Lily Allen ha ricevuto il benservito dalla sua etichetta discografica.

Come riportato dal The Sun, la Parlophone ha deciso di non offrire un nuovo contratto alla cantante britannica dopo il flop del suo ultimo album No Shame.

'Il destino era scritto dopo il fallimento dei suoi ultimi due album', ha rivelato una fonte al tabloid. 'La scena pop è cambiata e il suo momento è passato, è una cosa che succede. L’ultimo album ha venduto poco e nessun singolo è entrato in classifica. Era inevitabile'.

Né Lily, né la Parlophone hanno aggiunto dettagli all’indiscrezione, limitandosi a un “no comment”.

La 34enne, nella sua autobiografia, aveva accusato la Parlophone di non aver pubblicizzato a sufficienza il disco, per aver rivelato nel libro di essere stata aggredita sessualmente da uno dei boss dell’etichetta.

'Il lavoro della mia casa discografica dovrebbe consistere nel promuovere e distribuire il mio materiale, in TV e in radio - ha scritto la Allen -. Nulla di ciò è avvenuto durante la campagna di sponsorizzazione dell’album. La mia casa discografica dà priorità ad altri artisti, tutto ciò ha un legame con la persona che mi ha fatto qualcosa di molto brutto'.

Eppure No Shame era stato promosso dalla critica, ricevendo anche una nomination per il Mercury Music Prize.

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