Fra i mantra di Gué Pequeno c’è sempre stato quello di vivere una vita spericolata.

D’altra parte ora che ha 38 anni, l’ex cantante dei Club Dogo può ammettere di aver collezionato un discreto numero di esperienze piuttosto audaci.

'Quello che mi appassionava era, per citare il maestro, la vita spericolata. E alla fine l’ho avuta, ma senza rischiare di andare in galera', afferma Gué Pequeno a Vanity Fair.

'Senza nascondere che di questa esistenza al limite fa parte anche la droga. Per me, non è mai stata un mezzo per stimolare la creatività e non voglio dire di non essere debole, perché invece lo sono. Ma credo di essere stato capace, in qualche modo, di gestire la situazione: diversamente, non saremmo qua a parlarne - ammette Pequeno - Non posso dire di avere un rapporto sereno con la droga, ma almeno è ludico. Quando capisco che esagero e perdo il controllo riesco a dire basta'.

Essere conscio dei propri vizi permette a Gué di gestirli senza cadere nel baratro: 'Se non mi drogo e non bevo, allora devo comprare i vestiti, oppure devo fare sesso, oppure riempirmi di tatuaggi'.

Ma non sempre la gioia si trova nel denaro: 'Penso che la felicità non te la portano le cose. Ho una bella casa, un macchinone, i vestiti, tuttavia…'.

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