La richiesta di un’ordinanza restrittiva contro il manager di Britney Spears, Sam Lutfi, è stata accolta. In tribunale era presente anche il papà della problematica popstar, Jamie Spears, suo tutore legale per 11 anni.

L’ordine è stato emanato dalla Corte Suprema di Los Angeles, giudice Brenda Penny, che ha decretato l’allontanamento legale dell’agente per i prossimi 5 anni. L’uomo, dunque, non potrà mettersi in contatto con la famiglia Spears, né fare commenti riguardo alla diva online.

Lutfi è stato accusato di aver incitato il mondo del social ad usare l’hashtag #FreeBritney, convincendo i fan che l’ultimo ingresso in rehab del loro idolo fosse avvenuto contro la sua volontà.

L’uomo le era stato vicino anche nel 2007 e nel 2009, il periodo decisamente più buio della vita – oltre che della carriera – della cantante.

'(Britney, ndr) Voleva aiuto ad uscire da questa situazione', ha dichiarato l’avvocato difensore Marc Gans, ma il suo cliente d’ora in avanti dovrà stare ad almeno 183 metri di distanza dalla 37enne.

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