Nella vita di Alex Britti c’è sempre spazio per le novità.

Teoria che il chitarrista ha applicato anche quando gli è stato proposto di fare il coach per Amici di Maria De Filippi, galvanizzante esperienza che lo ha riportato sulla breccia dell’onda e lo fa sorridere di gusto.

'Da Amici? Ero già andato come ospite. Adesso volevo fermarmi un po’ per passare del tempo non lontano da casa. E così, mi sono lasciato convincere. E mi sto divertendo un casino', racconta Alex Britti a Leggo.

La lunga carriera del cantante e chitarrista romano è intervallata da grandi collaborazioni col cinema, con la televisione e con l’editoria per il volume 'Nelle mie corde', dove svela ai fan alcuni trucchi del mestiere.

Prima della sua partecipazione al talent di Mediaset il 51enne ha spesso dichiarato che, se Amici ci fosse stato quando era un ragazzino, avrebbe tentato l’ingresso.

'Sì, anche se probabilmente mi avrebbero eliminato subito - commenta Alex -. Questo è un programma sano. La risposta a chi critica i talent, è quella di cercare loro delle alternative. E alle nuove generazioni servono per farsi conoscere. Anche perché non c’è più la casa discografica che fa scouting come ai miei tempi: si suonava al Folkstudio, al Big Mama, ci si trovava con gli altri, Gazzè, Zampaglione. Poi, è chiaro che, se uno è forte riesce a farcela anche senza talent. Gabbani e Ultimo sono la prova'.

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