Negli USA i troll sono 'brutali'. Parola di Dua Lipa, la 23enne cantante inglese che negli ultimi tre anni ha scoperto la fama internazionale e, con essa, le inevitabili malelingue del social.

'I troll negli Stati Uniti sono i peggiori', dice la star di 'New Rules' all’edizione americana di Elle. 'Sono brutali. Quando ero agli inizi ricordo l’odio che percepivo. Poi ho avuto successo, e mi sono sentita come se già dovessi essere al livello di Beyoncé. Tutto ciò che fai viene messo sotto una lente di ingrandimento. La gente vuole impedire la tua crescita. Sei sempre sotto scrutinio e ti dicono come vestirti, o come tagliarti i capelli. Vivi nel timore costante di non essere abbastanza'.

Ne sa qualcosa anche la collega del pop Katy Perry, che dall’alto della sua esperienza, le offre un consiglio: non inserire mai il proprio nome sul motore di ricerca Google. Per la giovane cantante, tuttavia, bastano i commenti sul social per amareggiarla.

'Leggere quelle cose è una forma di auto-abuso. Entri in un circolo vizioso per cui non vuoi farlo, però alla fine le leggi e ci rimani male', continua Dua. 'Non posso lasciare che le opinioni della gente definiscano ciò che penso di me stessa. Questa è una cosa che dico continuamente anche ai miei fan. Che sia il social o no, che siate musicisti o no, quando veniamo bullizzati è perché le persone sono dietro ad uno schermo e sanno che nessuno può vederle'.

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