Barbra Streisand è 'profondamente dispiaciuta' per aver difeso Michael Jackson, in seguito al rilascio del controverso documentario sugli abusi sessuali perpetrati dal Re del Pop ai danni di due minorenni.

In un’intervista con il The Times la scorsa settimana, l’attrice e cantante premio Oscar si era espressa sulle presunte molestie della leggenda della musica mondiale raccontate da due delle sue vittime, Wade Robson e James Safechuck, in Leaving Neverland, dichiarando: 'Erano i suoi bisogni sessuali, indipendentemente che provenissero dalla sua infanzia o dal suo DNA. Potete anche parlare di “molestie”, ma quei bambini, come avete sentito nel documentario, erano felici di stare con lui. Entrambi sono sposati e hanno dei figli. Non è morto nessuno'.

Dopo essere stata massacrata dai media, Barbra ha rilasciato un comunicato di scuse: 'Sono profondamente dispiaciuta per il dolore provocato e la cattiva interpretazione delle mie affermazioni. Avrei dovuto scegliere le mie parole in maniera più accurata su Michael Jackson e le sue vittime. Le mie parole, così come sono state riportate, non riflettono i miei veri sentimenti. Voglio essere chiara e cristallina: non c’è situazione o circostanza in cui è ammissibile approfittarsi dei bambini o di chiunque altro'.

'È stato profondamente doloroso ascoltare le storie di questi due giovani uomini, che hanno tutta la mia solidarietà', ha aggiunto la Streisand. 'Il ruolo più importante dei genitori è proteggere i loro bambini. È chiaro che i genitori di questi ragazzi siano stati manipolati e sedotti dalla fama e dalla fantasia'.

E infine: 'Come tutte le persone sopravvissute a violenze sessuali, anche loro si porteranno dentro questo peso per tutta la vita. Provo un profondo rimorso e spero che James e Wade sappiamo che li rispetto e li ammiro per aver raccontato la loro verità'.

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