Tina Turner ringrazia la principessa Beatrice per averla aiutata ad accettare la dislessia.

Il problema si era trasformato in un vero e proprio complesso per la diva del soul, che, sin da bambina, non riusciva ad accettarsi e a rapportarsi con i suoi coetanei, avvertendo in sé un forte senso di 'inadeguatezza'.

Dopo aver ascoltato un’intervista della principessa britannica nel 2005, in cui parlava dei suoi problemi di apprendimento, la star, oggi 79 anni, è finalmente venuta a patti con la sua condizione.

'Finalmente mi sono liberata del mio lungo senso di inadeguatezza quando la principessa Beatrice, la nipote della Regina Elisabetta, ha parlato della sua dislessia in diverse interviste - ha dichiarato la Turner in un passaggio del suo nuovo libro, ripreso dal Daily Star -. Diceva di non riuscire a contare e che le è servito molto tempo prima di imparare a leggere. Praticamente stava descrivendo la mia realtà. Per la prima volta, ho capito il mio problema e mi sono sentita meglio con me stessa'.

'Non ero una brava studentessa. Vivevo nel terrore di essere chiamata alla lavagna. Un giorno, un insegnante mi chiese di rispondere a un problema di aritmetica. In me scattò il panico. Non provavo “imbarazzo”, ma “vergogna”. Mi vergognavo a stare in piedi di fronte ai miei compagni, sbagliando con i numeri che vedevo offuscati per via delle lacrime'.

La nuova autobiografia di Tina, oltre a rivelare aneddoti inediti sulla sua vita della star, ha ispirato un musical che, dopo aver esordito a Londra, nel 2019 sbarcherà anche a Broadway.

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