Durante la sua lunga ed estenuante battaglia contro la malattia di Lyme, Avril Lavigne aveva ormai accettato la morte.

Alla cantante canadese è stato diagnosticato il virus, un’infezione batterica che si diffonde nell’orgasmo attraverso delle zecche infette, nell’aprile del 2015.

Dopo tre anni vissuti al riparo dai riflettori, la popstar, 34, è tornata con un nuovo album, e, in un’intervista rilasciata a Billboard ha confidato che, nel periodo più buio della sua vita, 'sapeva che la morte stesse per arrivare'.

'Avevo accettato la morte - ha dichiarato la Lavigne -. Per un momento ho sentito come se fossi sott’acqua e stessi annegando, tentando di riemergere per respirare. E in silenzio dicevo: “Signore, aiutami a tenere la testa sopra l’acqua”'.

Quel momento di estrema drammaticità, Avril, lo ha raccontato nel suo nuovo singolo, intitolato proprio Head Above Water.

I primi sintomi della malattia di Lyme sono comparsi nel 2014, mentre la star si trovava in tournée, quando nessuno dei medici riuscì a capire immediatamente di cosa si trattasse.

'”Sono stanca, affaticata, non riesco ad alzarmi dal letto. Cosa c*** mi sta succedendo?”', ha ricordato la cantante. 'È un insetto, una spirocheta, si prendono degli antibiotici che iniziano a ucciderlo. Purtroppo è un insetto intelligente: si trasforma in una forma cistica, quindi vanno assunti altri antibiotici. Mi è stata diagnosticata talmente tante volte, che ormai pensavo di essere fot****'.

'L’unico aspetto positivo è che la malattia mi ha dato il tempo di vivere il presente e mi ha ricordato che non sono una macchina: studio, tour, studio, tour. È la prima pausa dalla mia carriera da quando avevo 15 anni', ha raccontato Avril.

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