Roger Alvarado, uno tra i molteplici stalker di Taylor Swift, dovrà tenersi a distanza dalla casa di New York della reginetta del pop.
L’uomo originario della Florida è stato arrestato nel fine settimana, in seguito a una chiamata per una tentata rapina presso il complesso situato a Franklin Street, nel quartiere di Soho.
Il 22enne è stato accusato di stalking, furto, danno criminale e violazione di domicilio. Gli inquirenti sostengono che Alvarado sia entrato nella proprietà della Swift per mezzo di una scala mentre la 28enne star non si trovava a casa, abbia fatto una doccia e si sia addormentato sul divano della cantante.
Già a febbraio, il fanatico era stato arrestato per aver lanciato una pala al di là del cancello di ingresso della villa di Taylor: la prima udienza per il processo era prevista per il 27 marzo, ma - come riportato dal New York Post -, l’uomo nella circostanza diede forfait.
Trascinato a corte nella giornata di sabato (21 aprile), Alvarado ha ascoltato la sentenza del giudice Herbert Moses che lo ha condannato a un nuovo ordine restrittivo, che gli impone di mantenersi a debita distanza dalla Swift e dalla sua proprietà.
'La sua condotta non mostra segni di rispetto verso l’ordine della corte e il sistema di giustizia criminale', ha spiegato il giudice nella sua motivazione.
Taylor ha comprato l’appartamento a inizio 2018 per una cifra vicina ai 15 milioni di euro: si tratta della terza casa che acquista nel complesso situato a Franklin Street.
La cantante è da anni nel mirino degli stalker: a inizio mese, un 23enne senzatetto è stato arrestato per aver provato a intrufolarsi nella villa di Beverly Hills della diva.
Per il reato, considerato di 'lieve entità', il giovane è stato condannato a 3 giorni di carcere.
Molto più pericoloso invece il piano di Julius Sandrock, un altro stalker di 38 anni, trovato all’esterno della proprietà della cantante con una corda, un coltello e delle munizioni.
Attualmente l’uomo è ricercato dalla polizia per aver violato le condizioni di una precedente libertà vigilata, a cui era stato condannato in Colorado.
