Oggi è una data speciale per Alessio Bernabei: debutta infatti al cinema 'Trolls', il cartone animato che segna il suo debutto nel doppiaggio. Il personaggio cui presta la voce è quello di Branch, che in Usa è interpretato dal suo idolo di sempre, Justin Timberlake. Il progetto comune li ha portati a conoscersi di persona.

'Ammiro Timberlake da sempre, essere stato scelto è un onore - spiega il cantante su Vanity Fair -. Al provino mi hanno chiesto di imitarlo e per me non è stato difficile visto che lo conosco e lo seguo da sempre come cantante ma anche come attore, e sono in grado di riprodurre il suo famoso falsetto'.

Parlando di musica, l’ex leader dei Dear Jack ha riferimenti molto trasversali. 'I miei miti sono sempre gli artisti di una volta alla Gene Kelly, in grado di esibirsi a 360 gradi. Timberlake in questo senso ne è il degno erede: canta, balla, recita. Io vorrei diventare come lui, anche se nel ballo non me la cavo benissimo. Ho fatto due mesi di jive con la mia ex fidanzata e poi più nulla. È anche vero che in Italia c’è scarsa cultura di musica: la separazione tra le diverse carriere è netta e a un cantante non viene richiesto molto altro'.

Per affrontare la sfida del doppiaggio Alessio ha dovuto prendere lezioni di dizione. 'Noi romani abbiamo già le vocali allargate, siamo avvantaggiati. Da ragazzino avevo il mito del rock e componevo solo in inglese, ma oggi mi sono convertito alla lingua italiana: non solo ne ho scoperto la bellezza, ma apprezzo più che mai i cantautori e la loro tradizione musicale'.

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